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Viaggio surrealista dentro me stessa

Ricerco attraverso l’arte.
Viaggio all’interno di me stessa per esplorare Dimensioni che solitamente non uso frequentare.
Sono Dimensioni sconosciute, “stanze” disabitate ma piene di luce e di informazioni.
Ancor più bello sarebbe recarsi in Spazi aperti, grandi vallate dove non c’è individualità, non c’è “io” quale espressione di separazione, ma solo Unità.
Nell’opera, l’artista racconta se stesso, ma chi è in grado di analizzarlo oggettivamente senza reinterpretarlo? Solo chi, nudo, perde se stesso, la propria identità.
La psicologia solo in piccola parte può leggere il linguaggio interiore dell’artista. I messaggi sono a livello conscio a volte, inconscio altre, di natura mentale e intellettuale fino… a espressioni di natura molto sottile, comunque difficilmente riconoscibili da una mente strutturata in schemi rigidi, in quanto non vi è una Visione limpida e oggettiva.
L’artista che esprime veramente se stesso non racconta tramite processi mentali, perché sa che la comunicazione viaggia a Dimensioni molto più sottili ed è espressione pura, non contaminata da pensieri di natura essenzialmente grezza.

Il Viaggio inizia ogni volta che l’artista si pone davanti la sua tela bianca e inizia a esplorare le proprie “stanze”, si libera di tutte le sovrastrutture utili solo alla sopravvivenza nel mondo illusorio delle apparenze, e approda a una Realtà multidimensionale ubicata in diversi piani vibrazionali lungi dal tempo.
Nel raccontare i vari piani, il protagonista è sempre l’Essere “divinizzato” che a me piace definire “Perfetto”. Egli vive la sua Natura Eterna nella quiete di una Realtà senza tempo. È sempre alla ricerca della Perfezione, ma ne possiede già il seme.

Le figure prendono vita nei Teatri-Universi che gridano l’Eternità delle esistenze. Siamo Noi!
Passeggeri eterni che viaggiano di Universo in Universo alla ricerca dell’Unità.
L’essere che invece non accede a tale condizione è frammentato in sé e vive isolato nel dolore ideato dai flussi grezzi di energia che si generano dai pensieri. Credendo a tutto ciò perde di vista se stesso e la propria natura essenziale. È la natura Perfetta, che ogni essere possiede, ed è ricongiunta al Tutto.

Il Simbolismo viene spesso raccontato in chiave moderna con riferimenti scientifici e a volte filosofici.
Il messaggio viaggia nelle dimensioni simboliche della Realtà oggettiva ed è solitamente nascosto all’evidenza della mente. È possibile decodificarlo ma solo attraverso l’Intelletto, quel fodero dell’essere contenitore di informazioni che si propagano attraverso lampi/luce, oltrepassando completamente il linguaggio verbale.

Il Surrealismo accompagna l’essere nella Realtà quantica, dove è possibile rappresentare se stessi in un Teatro che vive a tempo zero. Come in una scacchiera, la vita si manifesta in un percorso dualistico rappresentato dal bianco e dal nero, dal bene e dal male, dallo yin e dallo yang. Tutto però per procedere sempre verso l’Uno o nelle Dimensioni dove il tempo non esiste e non è necessario creare illusioni, dando vita a personaggi illusori messi in ombra dalle proprie maschere.
Il volto è sincero, non è costretto a recitare una parte che gli fa dimenticare la sua vera Natura.
La dimensione Surreale Quantica non ha veli, pertanto si manifesta senza contaminazioni.
L’attore ha imparato a fare se stesso, si è “Divinizzato”.

Le figure femminili sono spesso le protagoniste della scena e si manifestano come creature Divinizzate consapevoli. Rappresentanti della loro natura eterna e Vuota, simboleggiano la non-forma e la Vacuità da dove tutto prende vita, la Creazione contenitrice. La sua figura apparentemente delicata esprime tutta la sua forza, la sua bellezza quantica e raffinata, originata da consapevolezze profonde che non appartengono al mondo fisico, ma alla Natura Spirituale. Vive la sua natura mortale consapevole di essere una passeggera in transito di un viaggio eterno e a cui non è permesso aggrapparsi ad alcunché.
Le figure maschili sono i rappresentanti simbolici dell’espressione nella forma; si accostano spesso a quelle femminili per cercare la completezza e l’Unione Noumenica di Natura Perfetta.

Le dimensioni rappresentate vivono a diverse frequenze, da quelle più grezze, quindi legate alla materia fisica, a quelle più Sottili e Spirituali appartenenti al Cielo.
Tra terra e Cielo spesso c’è una “zona scura”, uno squarcio che simbolicamente rappresenta la Dimensione a Tempo Zero dove l’energia viaggia a velocità infinita.
Terra e Cielo sono il palcoscenico di un Teatro-Universo in cui vengono ambientati fotogrammi eterni di un personaggio che contiene in sé il seme della Perfezione. In questi fotogrammi l’essere osserva se stesso nella sua graduale evoluzione, la sua vita, il cammino che lo conduce alla meta.
Il teatro vive di aspetti fenomenici della natura della creazione che è contemporaneamente pervasa da una natura Noumenica contenente le leggi che la governano. Le Leggi viaggiano lungo una trama che pervade tutto l’Universo e sono di Natura Perfetta, non discutibili. A volte la natura fenomenica sembra essere l’unica protagonista perché si mostra più evidente agli occhi dell’osservatore, ma la natura determinante è quella Vuota o Noumenica essendo essa l’essenza della Realtà.
L’essere vive in sé tutto l’Universo, contenendolo in un punto. È il suo Specchio dell’Anima.
Egli possiede la stessa natura dualistica dell’Universo, fenomeno-Noumeno (forma-non forma), ma è portato generalmente a rappresentarsi con la parte fenomenica, nascondendo quella più Sottile.

Attraverso l’Universo Surrealista il protagonista affronta un viaggio che lo conduce a Se stesso. Oltrepassando la fissità delle strutture mentali accede alla vera Natura Quantica. È la Natura inconsistente, indefinibile e inafferrabile… Vive di Perfezione ed è costantemente variabile, come uno stormo di uccelli nel cielo.
La Bellezza Quantica è una continua esigenza del neo Surrealismo. Si esprime ricercando gli equilibri e rispettando le regole dell’Armonia.